Melbourne parla serbo
Prima � caduto il re.
Nella conferenza stampa ha fatto di tutto per far capire che l’avversario aveva vinto soltanto perch� lui, il re, non era al massimo. Del resto, il ragazzino “di solito non gioca cos� bene”. Perdere 3-0 non � proprio un caso. Perdere 3-0 vuol dire – un altro re in arrivo. Lo sa lo svizzero. Lo sa gi� da un bel po’ e lo sa cos� bene che durante l’estrazione per le qualificazioni faceva scansione dei nomi per vedere dove sarebbe finito il n. 3 del mondo. Paura, eh? Alla fine ha dovuto affrontare i giornalisti da perdente ed ha passato tutto il tempo cercando di spiegare che non aveva fatto vedere il meglio e che questo e SOLO questo ha causato il risultato – e ancora pi� importante, il PERCORSO che ha portato a un tale risultato – che abbiamo visto tutti, non � che siamo ciechi, per� eh. Mah, affari suoi.
Nelle finali, in effetti, importava molto meno chi avrebbe vinto. Nole o Tsonga, faceva quasi lo stesso, perch� sono bravi, talmente bravi che Federer e Nadal non ci mancavano affatto. Abbiamo visto il futuro del tennis.
I Balcani tifavano Nole, insieme, tutti, Serbia, Bosnia, Croazia, Macedonia, Montenegro, tutti, tutti. Strade vuote, tutti davanti allo schermo. Come per i mondiali di calcio quando giocano le nazionali. Pensate, per un uomo solo. Nei Balcani importa. Ci fu una festa da matti quando i tre serbi tornarono da Wimbledon, nonostante il fatto che non avevano vinto alcun trofeo. Lo si fa dalle altre parti? Non lo so. E adesso, che c’� un trofeo (e CHE trofeo!), la Piazza della Repubblica a Belgrado sar� troppo piccola per tutti coloro che vorranno salutare il campione che ha costretto tanti a fare una visita all’atlante geografico, se per caso non sapevano dove fosse sta Serbia. Il campione che, quando dopo il Masters di Canada il presentatore lo present� come un croato, disse che non si offendeva, che faceva lo stesso. Una lezione a tutti coloro che si stanno ammazzando cercando le differenze tra queste etnie fino all’assurdit� totale.
Grande festa ieri a Melbourne. Peccato non averci assistito, o almeno esserci stato nei Balcani, dove ieri si respirava insieme a Nole. L’autrice di queste righe ha dovuto accontentarsi con la trasmissione radiofonica in diretta dal sito degli Australian Open, ma siccome i tre presentatori erano persone fuori come un balcone, hanno reso la mancanza dell’immagine molto pi� sopportabile di quanto se lo aspettava la disgraziata in questione. Tra l’altro, avevano anche un’inviata speciale piantata insieme ai serbi e gli australiani (e tutti coloro che volevano unirsi a questi) al Garden Square di Melbourne, le cui descrizioni della festazza in corso offrivano un’immagine che ricordava molto una scena che potete vedere se cliccate qui.
Alla fine, tantissimi auguri a Nole e tanti altri Grand Slam! Abbiamo festeggiato anche qui, in Italia, balkanesi insieme agli italiani e tutti coloro che lo volevano vedere vincitore.
Milijana, spero che anche questi avvenimenti servano a far capire tanto.
A tanti.
saluti
Io di festazza mi sono fatto quella per la vittoria di MAja Sefirovic all’eurovision, so cosa significa 🙂
Auguroni!
Ragazzi ?okovi? � un grande…Ma io resto sempre affezzionato a Goran Ivani�evi? 😉
Si !!! e vai djokovic !!!
io ho sempre creduto in lui, perch� � un campione vero..
non solo sui campi da tennis..
anche nella vita
su rai 1 hanno storpiato il suo cognome
adesso dovranno considerare che in Serbia non sono tutti cattivi
Lina
Ed ha appena cominciato, ha solo 20 anni! Speriamo che riuscir� a regalarci molte altre soddisfazioni.
[…] ammettiamolo, ?okovi? a tennis gioca parecchio benino, questo lo ha, peraltro, ampiamente dimostrato, vincendo contro […]