Kara?or?eva šnicla con la neve come contorno

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Dopo il caloroso benvenuto accompagnato dalla figuraccia della TV Belgrado che ha messo in onda un’altra figuraccia, spero di non farne una io! Quindi faccio la buona e mi metto al lavoro (senza partiture, prometto!).

So che Ciccio ha già scritto della famosa Kara?or?eva šnicla ed ha postato anche una foto di quella che ha ucciso lui, ma adesso aggiungiamo anche la ricetta. Prima però un po’ di storia…

La Kara?or?eva šnicla oppure Kara?or?ev odrezak (??????????? ?????? / ???????) non è un piatto apparso nel popolo e c’entra poco con Karadjordje di persona – le sue origini risalgono al 1959. Quell’anno, in un rinomato ristorante a Belgrado dove il cuoco era un certo Milovan Mi?a Stojanovi? allora neanché trentenne, venne un gruppo di russi (tra cui anche la moglie di uno dei figli di Tito) che invece delle specialità locali vollero mangiare la cotoletta di Kiev. Per non averla liscia, al cuoco mancava la carne di pollo di una certa qualità necessaria per la cotoletta in questione. Siccome il cuoco, visto che gli ospiti russi erano di una certa importanza, non voleva rischiare la reputazione del ristorante, decise di inventare un piatto con quello che a quel punto aveva sotto mano e offrire qualcosa di buono, gustoso e mai visto prima.

Il cuoco cambiò il tipo di carne e il contenuto di quello che veniva messo dentro ed ottenne un bel pezzo di forma interessante (se vi dico che il nome alternativo di questo piatto è Djevoja?ki sanIl sogno delle ragazze – e lo vedete sul tavolo, allora magari alcune cose si spiegano da sole :). Visto che neanche dopo tutte le modifiche non era soddisfatto, decise di aggiungere la salsa tartara e decorare tutto con pezzetti di limone e di pomodoro arrangiati così che ricordavano molto la famosa medaglia militare dalla Prima guerra mondiale, Kara?or?eva zvezda (la Stella di Kara?or?e), che potete vedere nella foto riportata qui sotto. Insomma, il nome del piatto venne derivato dal nome della medaglia e oggi è uno dei piatti più famosi dei Balcani.

A proposito del ristorante (grande Ciccio, ringrazio la tua curiosità senza la quale il testo sarebbe rimasto incompleto), si tratta di uno di posti più famosi a Belgrado, in una delle più belle parti della città – Košutnjak. Il ristorante Golf fu fondato dopo la Seconda guerra mondiale in una villa costruita nel 1936 per la famiglia reale ed era il posto preferito del principe Pavle di Serbia (parente del re Petar II Kara?or?evi?, che governò il regno jugoslavo dalla morte del re Aleksandar I fino al momento in cui il re Petar divenne maggiorenne). Il nome del ristorante viene dal fatto che al principe Pavle piaceva molto giocare a golf e lo faceva spesso con amici e collaboratori sul campo vicino alla villa. Il ristorante ha visto passare molti, dalla gente “mortale” fino al Maresciallo Tito. Anche se di grande fama, non è mai stato inaccessibile ad alcuna categoria della popolazione. Si andava da soli, in compagnia di amici, fidanzati, colleghi di lavoro, con l’intera famiglia. Una serie di gestioni disastrose ha fatto molti danni al ristorante negli anni ’90, ma la vecchia fama sta tornando e la Kara?or?eva si trova di sicuro. Il cuoco che la inventò, Mi?a Stojanovi?, divenne più tardi il cuoco preferito del Maresciallo (non ci si stupisce!).
E adesso – la ricetta.

Per 4 persone:

500 g cotolette di vitello oppure suino
100-150 g kajmak (se non c’è, si può usare anche caciocavallo o mozzarella – non è lo stesso, ma queste sono le alternative nei casi di emergenza 🙂
2 uova
pan grattato
olio per friggere
sale

Preparazione:

Battere le cotolette. Su ciascuna mettere un cucchiaio di kajmak o di quello che scegliete come alternativa).
Arrotolare e assicurare con stuzzicadenti. Passarle nelle uova sbattute corrette di sale. Passarle quindi nel pan grattato.
Friggere.

Un altro modo per farlo è di mettere una fetta di prosciutto, sopra una striscia di formaggio (gouda per esempio, anche caciocavallo) sulla quale viene messo kajmak. Il sapore, certo, cambia, ma non in peggio! Ovviamente, se non si ha kajmak, si improvvisa con formaggio. Una nota a proposito di kajmak – in Italia e altrove può essere considerato un tipo di formaggio, ma nei Balcani è una categoria a parte, è semplicemente kajmak, formaggio è altro :).

A fine cottura, di solito va servito con la salsa tartara e contorno di patate fritte (o al forno o puré) e kajmak. Non dimenticare la salsa tartara e uno o più bicchieri di buon vino rosso!

Il ristorante Golf si trova all’indirizzo Kneza Višeslava 23, a 10 km dal centro della città.

E mentre la Kara?or?eva si sta preparando, vi porto a fare una bella discesa in slittino sulla neve bosniaca con un chiarimento – il video (che aggiungerò non appena avrò capito come cavolo si fa!) è stato fatto da me il 3 gennaio e il posto del delitto è una via normale poco lontano dal centro del mio paesello! Che goduria!