Un’emozionante scoperta…
Ciaooo!!!
Ho avuto un po’ da fare ma per una buona ragione: č uscito il mio primo articolo, pubblicato in serbo e in italiano, in questo testo:
Il pezzo, di cui pubblico uno stralcio, s’intitola “Famiglie di origine italiana nell’area della Toplica” e parla dell’emigrazione italiana nella Serbia del sud, in particolare a Prokuplje e dintorni, nell’ultimo quarto dell’800, all’epoca della costruzione della rete ferroviaria… allora si stava meglio lě che in Italia. Le famiglie italiane arrivate qui trovarono migliori condizioni di vita, lavoro… e anche l’amore. Tanti matrimoni misti, tanti discendenti…
Il 12.04.07, durante la visita ai Trotter, si č deciso di andare a visitare anche il vicino cimitero del villaggio. Oltre alle tombe di membri della famiglia allargata, mi sono state mostrate alcune tombe di “ignoti” molto antiche, abbandonate, sommerse da terra e vegetazione ed inclinate in avanti, 6 in tutto. Mi č stato riferito che, a memoria d’uomo, sono sempre state lě, ma che nessuno ne sapeva nulla. “Sono, perň, italiane…”
Chiedo di vederle, niente da fare per quelle sotterrate, ma c’č una lapide riversa sul terreno, perfettamente leggibile:
CUI RIPOSA ANGELA AGNOLI
CUN CUATRO FIGGI
NATA 1863 MORTA
1890 CADORE VALE
ITALIANelle vicinanze, una seconda lapide parzialmente interrata, fortemente inclinata ma accessibile. Riesco a leggere una sillaba “TER”; convinta si tratti di (TROT)TER, con l’aiuto entusiasta dei presenti (i Trotter intervistati e Darko Žari?, storico del Museo di Prokuplje e collaboratore di questa ricerca) la riportiamo alla luce. C’č grande emozione. La mano dello scalpellino sembra la stessa, ma l’epitaffio non č parimenti leggibile:
CUI RIPOSA IN
PACE CATERINA
AGNOLI…1870
LUIGIA AGNOLI
….1891 ITALIA
VALE CADORE
…………………
…………………
……………1898Forse operai della ferrovia con le loro famiglie (le altre tombe ignote potrebbero essere dei membri maschi), sepolti qui in quanto cimitero italiano (cattolico)??? Dal Bellunese e da Val di Cadore furono in molti ad emigrare in quel periodo, ed a Val di Cadore, piccolo centro di 2000 abitanti circa, il cognome AGNOLI č tuttora molto diffuso. Chi furono gli Agnoli? Esistono dei loro discendenti o parenti in Italia? Forse, portando alla luce le altre lapidi, potremo saperne di piů. Abbiamo raccolto dei fiori di campo e li abbiamo sistemati su quelle tombe abbandonate, tombe di connazionali, di Italiani…
Sul sito genealogico del sig. Piccioli credo di aver trovato alcune delle persone a cui sembrano appartenere le due epigrafi.
ANGELA DEL FAVERO, nata a Valle di Cadore il 21.12.1863; coniugata con ANTONIO AGNOLI, nato a Valle di Cadore il 19.12.1957; a Valle č stato celebrato il matrimonio, il 21.12. 1885. ANGELA AGNOLI č morta in Serbia il 31 luglio 1890. Č sepolta nel sud-est della Serbia, nel villaggio di Nova Božurna.
ANTONIO AGNOLI risulta, dopo la morte di Angela, aver sposato in seconde nozze MARIA ANTONIA MARINELLO, in data 11.01.1891 in Serbia. Antonio risulta deceduto a Valle del Cadore il 02.02.1902. MARIA ANTONIA MARINELLO risulta defunta a Valle il 29.01.1935, dopo aver contratto nuovamente matrimonio con Pietro Cillotta. Risulta anche un’ANTONIA AGNOLI, nata in serbia nel 1887 e qui morta all’etŕ di 23 anni. Poiché le date di nascita e morte, nonché i luoghi, coincidono, mi sento di ipotizzare che l’epitaffio (1) appartenga alla tomba di Angela Agnoli, nata Del Favero. Altre ricerche sono in corso.Č mia ferma intenzione restituire un volto ed una dignitŕ a queste sepolture abbandonate, restituirne il ricordo agli eventuali discendenti e familiari, ricostruire la storia di questi Italiani che, come me, hanno scelto di vivere in questo meraviglioso paese.
A Prokuplje, 13.04.2007
Articolo pubblicato Societŕ “Dante Alighieri” – Comitato di Nis
Ho scritto al Sindaco di Valle di Cadore e lui ha risposto:
Valle di Cadore, 10 maggio 2007
Eg. Prof.ssa
Alessandra Genovesi
SerbiaOggetto: Tombe cittadini di Valle di Cadore. Riscontro Sua del 24 aprile 2007.
Ho letto con vivo interesse la Sua lettera e l’allegato giustamente definito “un’emozionante scoperta”.
L’impiegata dell’Ufficio Anagrafe č riuscita ad individuare alcuni parenti viventi e qui residenti, altri abitano a Belluno ed a breve provvederemo a contattarli.
Ho sentito telefonicamente uno di questi ed ha ricevuto la notizia con gioia ed emozione.
Non appena avrň qualche dato in piů, sarŕ mia premura ricontattarLa.
Nel frattempo voglia gradire un sentito ringraziamento per la preziosa ricerca ed un cordiale saluto.
Matteo Toscani
Sindaco di Valle di Cadore
In attesa di nuovi sviluppi, di cui non mancherň di informare i Burekeaters, aspetto commenti e boutade sulle mie visite ai cimiteri serbi…
AGGIORNAMENTO: Chi volesse ricevere l’intero articolo mi scriva pure…
Se Milcho Mancevski legge questa storia magari ci fa un film âť—
magari kusturica…
Umh… ammetti che la storia č MOLTO mancevskiana, potrebbe venire un film sulla scia di Dust, ah!
per me ogni volta che vado in vacanza nei paesi ex ju e una cosa immancabile una visita al cimitero dei paesi dove mi fermo !ricordo il cimitero storico di Hvar -Lesina:un piccolo frammento di impero austro-ungarico;cognomi italiani ,tedeschi,delle genti di tutti i balcani. in istria o nel quarnero e’ come essere a casa!Cognomi “famigliari”: De zuane,benussi ,Surina,Valdini,…….
poi ci sono le ttombe dei credenti, oppure quelle dei partigiani con la stella rossa.Poche settimane fa i miei genitori hanno visitato il cimitero di Peroj (vicino Pola) della storica e ancora presente comunita’ montenegrina .Tutte lapidi in cirillico….č bellissimo
magari un giorno qualcuno farŕ un film sulla mia di storia, tipo “L’amore al tempo di internet”, parafrasando un romanzo NOTO….
Complimenti per l’articolo e per la scoperta ! Deve essere stato tutto molto emozionante!Aggiungo che da veneto questa storia mi ha colpito in modo particolare poiche’ spesso ho sentito racconti e letto storie riguardanti vicende come questa.Aggiungo soltanto che ,sono venuto a conoscenza di altre isole di italiani all’ interno della ex JU: Vicino a Banja Luka c’č un minuscolo villaggio ,Stivar, composto dai discendenti di trentini emigrati li nello stesso periodo e per lo stesso motivo di prokplje.Addirittura nella slavonia occidentale ci sono due paesi Lipik e plostina con una presenza piu’ significativa :l’anno scorso alla comunita italiani di plostina hanno festeggiato i 130 anni di presenza.IN questo caso sono tutti di discendenza cadorino-bellunese,e sono riusciti a conservare il loro dialetto veneto-cadorino.C’č da considerare il fatto che nel 1876 Trento ,trieste ,pola e Banja Luka erano tutte dentro lo stesso stato !!
Sono storie davvero emozionanti, che testimoniano come nei balcani ci sia sempre stata una grande propensione all’integrazione tra popoli diversi. Una tendenza all’integrazione ed alla convivenza pacifica che le grandi potenze hanno sempre cercato di ostacolare ed avvelenare, al fine di poter pescare nel torbido…